Epatocarcinoma: Cabometyx in pazienti già trattati

Congresso ASCO – Tumore epatico in fase avanzata, Cabozantinib migliora la sopravvivenza globale

Solo il 10% dei casi di tumore epatici è diagnosticato nella fase iniziale quando l’intervento chirurgico può essere risolutivo.
In Italia vivono circa 27.745 persone dopo la diagnosi di questa neoplasia, rappresentando l’1% del totale dei pazienti oncologici.
Si tratta di un tumore con percentuali di guarigione ancora basse, infatti solo il 20% è vivo a cinque anni dalla diagnosi.

Lo studio di fase III CELESTIAL ha valutato Cabozantinib ( Cabometyx ) su più di 700 pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato, precedentemente trattati.

L’Italia ha avuto un ruolo importante in questa ricerca, con l’Istituto Humanitas di Rozzano ( Sezione Tumori Apparato Gastroenterico diretto da Lorenza Rimassa ) in primo piano. ( CONTINUA )

Carcinoma epatico: gli antiacidi sono efficaci ?

Epatocarcinoma: i farmaci antiacidi potrebbero bloccare il tumore mediante attivazione delle risposte immunitarie

Per Vincenzo Mazzaferro, Chirurgia generale indirizzo oncologico 1 Epato-gastro-pancreatico e Trapianto di fegato dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, per bloccare un tumore in modo efficace non si deve colpire solamente la cellula maligna, ma anche rendere l’ambiente in cui cresce, il microambiente tumorale, il più ostile possibile alla sua crescita.
E’ necessario eliminare le condizioni che aiutano la sopravvivenza della cellula cancerosa, e al tempo stesso potenziando le difese immunitarie contro il tumore. ( CONTINUA )